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Pagamenti POS e SmartPOS: guida all’acquisto



Il lettore bancomat per carte di debito, prepagate e di credito è noto come POS (Point of Sale, che in italiano significa “punto vendita“). Il POS viene utilizzato dai commercianti per ricevere pagamenti da parte dei clienti, attraverso appoggio della carta o “strisciata”.

POS significato – Cos’è un POS – POS acronimo

Il POS (Point Of Sale o “punto vendita”, in italiano) è un sistema di pagamenti utili agli esercenti ed ai servizi commerciali, ed è necessario acquistarli (come accessori singoli o sistemi informatici completi) al fine di mettere a disposizione i pagamenti con moneta elettronica per i propri clienti. Esso permette infatti ad un creditore – il commerciante – di incassare direttamente sul proprio conto corrente i pagamenti mediante moneta elettronica del cliente, cioè con carte prepagate PostePay oppure carte di debito o di credito abilitate. Secondo la legge italiana, per la cronaca, già dal 2014 sussiste l’obbligo, su richiesta del cliente, per artigiani, commercianti, professionisti, ditte individuali che imprese di mettere a disposizione il pagamento attraverso POS come alternativa per il cliente che ne faccia richiesta.

In genere quando si parla di POS o punto vendita (Point of Sale) non si fa riferimento solo al dispositivo che viene utilizzato per accettare il pagamento da parte di un cliente con carta di credito o di debito; si fa riferimento, in realtà, sia al dispositivo elettronico che al servizio bancario associato allo stesso.

A cosa serve un POS

Un terminale POS, infatti, è in grado di accettare e incassare, direttamente sul proprio conto corrente (ma anche su carta prepagata, per alcuni modelli), i pagamenti elettronici mediante moneta elettronica: carte di debito, di credito e prepagate. Per averne uno, ovviamente, per gli esercenti (tipicamente di categoria Pubblica Amministrazione, professionisti, consulenti, artigiani, commercianti) devono stipulare un contratto con una banca di cui il dispositivo elettronico sarà parte attiva, e poi potrà far presente dell’opportunità di pagare in questi termini mediante appositi avvisi adesivi sull’ingresso del proprio esercizio o studio commerciale.

Obblighi di legge sull’uso dei POS

Secondo la legge italiana dal 2014 sussiste l’obbligo, su richiesta del cliente, per artigiani, commercianti, professionisti, ditte individuali che imprese di mettere a disposizione il pagamento attraverso POS come alternativa per il cliente che ne faccia richiesta.

I POS bancari

Un esempio di POS bancario è quello che viene offerto da Banca Sella (sito), che può presentare vari tipi di caratteristiche a seconda del modello, e può essere un:

  • POS Fisso
  • POS Cordless
  • POS via WiFi
  • POS con tecnologia GEM (ovvero che sfrutta sia la rete fissa che quella del cellulare)
  • POS basato su GPRS.

In questo caso il prezzo varia dalle 15 alle 20€ al mese in base a quanto fatturi mensilmente, ed è pensato solitamente per piccole e medie imprese. C’è anche la soluzione offerta da Intesa San Paolo per cui, pero’, è necessario rivolgersi ad un consulente e parlare direttamente con lui, visto che i prezzi non sembrano essere indicati nel sito.

Più in generale, senza riferirci ad alcuna soluzione nello specifico tra quelle citate, i lettori di carte di credito bancarie hanno dei costi fissi mensili che il commerciante deve pagare all’istituto bancario per usufruire del servizio. Ma quali sono questi costi, nel dettaglio? Esistono varie voci di costi – ovviamente non vogliamo scoraggiarvi dall’acquisto, ma è bene tenerlo presente – che un commerciante deve sostenere, e si tratta di:

  1. costo di installazione del dispositivo che copre una parte del hardware e dell’installazione presso la propria attività. In sostanza un tecnico abbina al POS una chiave univoca che viene abbinata al titolare, configurano lo stesso in rete ed eseguono un test di verifica perchè tutto funzioni correttamente.
  2. canone mensile, questa somma viene pagata per il comodato d’uso dell’apparato elettronico.
  3. costo fisso per ogni transazione, qui l’istituto di credito fa pagare al commerciante una percentuale di circa 1% della spesa, ad esempio se si pagano 15 euro il commerciante pagherà una percentuale di 0,15 centesimi alla banca.
  4. costo percentuale per transazione, cioè il commerciante deve corrispondere una percentuale di commissione sul valore della transazione, questa dipende da alcuni fattori come il circuito che si utilizza per il pagamento e la tipologia della carta di credito o bancomat.

Ma esistono lettori di carte POS economici?

Spesso alcuni cercano i POS senza commissioni, ovvero quelli che paghi soltanto una volta all’inizio e poi basta. Ci sono dei POS economici ma in genere i commercianti neanche lo sanno, tant’è che lamentano del prezzo delle commissioni che poi sono spesso irrisorie o addiritture nulle in alcuni casi.

Oggi esistono vari POS mobile, ad esempio, e questi tipi di dispositivi azzerano i costi di installazione che il commerciante deve sostenere; inoltre è lo stesso commerciante che può provvedere all’installazione del dispositivo abbinandolo a se stesso in remoto (al proprio conto bancario, per esempio), ed eliminando una volta per tutte i canoni mensili da pagare all’istituto bancario.

I vantaggi di questi dispositivi sono molteplici infatti acquistando questi POS il commerciante non deve rinunciare ad aumentare la clientela, perché può soddisfare tutte le richieste del cliente con il metodo di pagamento preferito, non paga commissioni e quindi il guadagno del commerciante è maggiore.

Axerve: quale POS acquistare?

Una possibile soluzione di POS per il proprio negozio potrebbe essere il POS di Axerve: con oltre 100.000 clienti ed il supporto di 250 diversi metodi di pagamento, Axerve è un’azienda di Biella che si prefigura come partner ideale per accompagnarti nelle scelte di questo tipo. Offre soluzioni per punti vendita e catene retail, digitalizzazione del contante e pagamenti mediante POS.

L’offerta Easy, ad esempio, permette di accettare pagamenti senza commissioni, dedicata a piccole e medie imprese (PMI), liberi professionisti con visura camerale o iscrizione all’albo, bed & breakfast (altra categoria molto interessata all’argomento, in effetti) e più in generale SaS, SRL, SPA e via dicendo. Per richiedere il POS è sufficente andare nel sito ufficiale di Axerve e fare la richiesta direttamente online, seguendo la procedura guidata passo-passo.

Esistono poi vari modelli di POS da comperare per la propria azienda, ad esempio quelli da utilizzare sono con le carte di credito oppure quelli abbinati anche agli smartphone Android e Apple. Per scegliere il POS adatto alle proprie esigenze si deve far attenzione ad alcuni aspetti soprattutto relativi alla tecnologia usata, affinchè non si incorra nell’acquisto del dispositivo sbagliato.

Vediamo con precisione quali sono questi aspetti tecnologici fondamentali da considerare.

Innanzitutto sarebbe meglio cercare i produttori di lettori per carte di credito di marca e non acquistare quelli troppo economici, leggere attendamente le recensioni di chi ha comprato precedentemente il prodotto che volete acquistare, decidere le dimensioni del POS dato che ne esistono tantissimi modelli dai più compatti ai più grandi. Ci si deve preoccupare di informarsi attraverso l’associazione consumatori dei risultati di eventuali test del lettore, individuando il miglior lettore. Tenere in considerazione il budget che si vuole utilizzare per l’acquisto del lettore di carte perchè esistono anche modelli econimici. Sulla base di queste caratteristiche, si può identificare il modello più adatto e acquistarlo.

In conclusione prima di comperare il tuo dispositivo, leggi attendamente le recensioni lasciate da altri acquirenti sul sito dei consumatori, cosi potrai acquistare il modello adatto.

Tipi di POS: banda magnetica, microchip e contactless

Il POS possiede tre principali modalità di funzionamento:

  • lettura di banda magnetica della carta;
  • lettura del microchip;
  • contactless (per importi inferiori ai 25 euro, non serve firmare o inserire il PIN)

Inoltre i POS possono essere di vario tipo in base alla tecnologia usata:

  1. POS fisso – il classico POS da banco, connesso alla rete telefonica mediante connettore RJ-11 oppure (se LAN e via modem-router) RJ-45.
  2. POS Cordless / PocketPos – è simile al POS fisso, con la differenza che è collegato ad un terminale fisso via bluetooth, e questo permette di effettuare transazioni dove non sia disponibile linea telefonica (tipicamente: i POS delle stazioni di benzina)
  3. POS GSM / GPRS / UMTS – Sono POS che usano una SIM interna e sfruttano interamente la tecnologia mobile degli smartphone, e vengono usati tipicamente da chi si sposta in continuazione o non possieda una sede fissa (antennisti, consulenti, caldaisti, tassisti, ecc.).
  4. POS Mobile – Sono simili ai precedenti ma si possono collegare ad uno smartphone, mentre la ricevuta non viene stampa bensì inviata via email o SMS. In questo caso l’esempio più famoso commercialmente è il POS di SumUp.
  5. POS Virtuale – Può essere utilizzato per gestire in cloud i propri pagamenti online, tipicamente usato per i siti web e da alcuni esercizi commerciali (di solito costa meno degli altri tipi di dispositivo)

Dove acquistare un POS?

La domanda conclusiva potrebbe riguardare dove si possono acquistare i POS, ed è quello che vedremo adesso.

I POS sono venduti anche da aziende specializzate come AcquistoPOS.it e Axerve Easy POS.

Abbiamo poi Payleven Chip and PIN che è disponibile a 103 € su Amazon, il quale fornisce un sistema di pagamento per carte di credito e di debito (anche prepagate) con un costo ulteriore per il commerciante pari al 2.75% per ogni pagamento effettuato. Questa soluzione potrebbe non essere adeguata se operate nel settore dei ristoranti e degli esercizi commerciali, nel qual caso potrete sfruttare una soluzione come il COMPUTER PC POS TOUCH SCREEN ALL IN ONE, da valutare se gestite tabacchini, alberghi, ristoranti e così via, il quale offre servizi estesi.

Obblighi di legge sui POS

Oggi la normativa vigente obbliga anche alle piccole imprese ad attrezzarsi all’acquisto e alla dotazione dei POS per i pagamenti digitali, per quanto la questione sia perennemente messa in discussione dalla politica e dall’opinione pubblica. Dato l’avanzare del mondo digitale, ad oggi, non esistono solo lettori di carte di credito ma anche POS per autorizzare pagamenti tramite smartphone Android e Apple, e poi ci sono anche lettori di carte che non sono associati ad istituti bancari e quindi i commercianti possono risparmiare costi fissi da pagare mensilmente alle stesse banche.

Image credits: Wikipedia



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