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Mining fee: cos’è, come funziona e cosa comporta

definizione mining fee bitcoin

La criptovaluta Bitcoin si basa sull’impiego della potenza computazionale distribuita da parte di vari miner, ovvero computer e processi adibiti alla creazione materiale della criptovaluta. Questa operazione, che corrisponde ad un tempo ed un impiego di risorse specifico, ha un costo che viene detto per l’appunto mining fee.

Definizione Mining fee

Possiamo pensare ad una mining fee come l’equivalente del costo della transazione quando, ad esempio, paghiamo il costo di una commissione su un bonifico alla banca. Attenzione, pero’: il costo del mining fee va alla rete bitcoin, al fine di alimentarla, per cui non viene incassato da chi fa da intermediario (che sia esso Coinbase o una banca che permetta l’acquisto di criptovaluta direttamente nell’app ufficiale come HYPE).

Quanto costa una transazione bitcoin

Chiarito che la mining fee è il costo di una transazione qualsiasi, quindi l’invio o la ricezione di una quantità di bitcoin sulla rete, il costo è in genere variabile, e corrisponde ad una percentuale della somma coinvolta. Ad esempio su una transazione di 25€ può essere pari a circa 2€, ma si tratta giusto di un esempio per inquadrare un concetto importante: i costi della transazione possono essere più alti o più bassi di quelli degli scambi in euro (dove per scambi intendiamo bonifici, pagamenti con carta di credito ecc.), ed il tutto varia anche in funzione del cambio BTC / EUR, il quale è variabile e molto volatile per definizione.

Di solito i criteri da considerare sono due:

  • la priorità della transazione, ovvero la velocità con cui la transazione sarà eseguita; possiamo dover aspettare da qualche secondo (fee più alte) a qualche ora (fee più basse), e questo ovviamente si rifletterà nei tempi di attesa del ricevente, un po’ come avviene con la differenza tra i bonifici istantanei e quelli ordinari; la priorità in genere si può impostare direttamente dal wallet.
  • più bitcoin vogliamo inviare, maggiore sarà il costo della mining fee.

Il costo non è azzerabile e non dipende dall’exchange, bensì dipende esclusivamente dal fatto di fare uso di un sistema decentralizzato come bitcoin.

Come funziona la Mining fee?

Ogni volta che un wallet A invia una somma ad un wallet B, il costo (tipicamente addebitato al mittente) sarà aggiunto alla transazione: per cui se col il wallet A inviamo ad esempio 10€ in bitcoin a B, pagheremo 10€ + la mining fee calcolata in quel momento, dato che è variabile come abbiamo chiarito.

Inoltre, poiché l’hashrate è recentemente diminuito e ha coinciso con l’aumento del prezzo del bitcoin (BTC), le mining fee sono aumentate considerevolmente. Alcune statistiche, giusto per fare un esempio, indicano una fee media di ben 5,10 dollari a transazione.

Cosa comporta la Mining fee nell’uso dei bitcoin?

Di fatto, comporta un piccolo costo aggiuntivo, in proporzione all’entità della transazione (cioè più BTC voglio inviare, più pago la fee).

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