Quando si effettua un pagamento con carta, in genere, è difficile annullare il pagamento effettuato: a differenza di metodi più sicuri come il bonifico (del quale è possibile richiedere l’annullamento) o come i pagamenti con PayPal (che entro un certo numero di giorni può essere annullato, se lo si desidera), i pagamenti con carta sono in genere complicati da annullare. Questo perché i circuiti di pagamento come VISA, ad esempio, effettuano le transazioni seguendo determinate procedure, che impediscono per quanto possibile gli addebiti non autorizzati; ma una volta che il pagamento è stato processato, in genere non è agevole fare un ricorso.
Se ad esempio mentre controlliamo l’estratto conto ci rendiamo conto che qualche addebito non autorizzato è presente, la prima cosa da fare è quella di contattare la nostra banca e chiedere informazioni in merito. Sentiamo quello che ci dicono, e prendiamo nota di eventuali riferimenti; facciamoci anche suggerire cosa fare per provare a recuperare i soldi. Non sarà facile, ma in alcuni casi possiamo anche fare una denuncia alla polizia postale, se ad esempio il pagamento è stato effettuato mediante carta di credito e qualcuno potrebbe averci clonato la carta di credito.
I casi di truffe online di questo tipo sono molto frequenti, a quanto pare, ma quello che bisogna fare è non perdere la calma e cercare di rintracciare tutti i dettagli sul pagamento effettuato: il sito di riferimento, il nome del gateway che l’ha processato e così via, la data e l’ora della transazione e così via.
In questo ambito i pagamenti ricorrenti sono molto infidi e bisogna fare attenzione; continuano a prelevare anche in seguito, provano a vedere se c’è disponibilità e si prendono i soldi, ed è il caso di alcuni servizi in abbonamento non molto trasparenti che continuano a farlo dopo che li abbiamo autorizzati la prima volta. IN questo caso quello che devi fare è annullare l’autorizzazione, anche se la banca potrebbe non avere il controllo su questa autorizzazione – motivo per cui è sempre meglio usare carte prepagate all’occorrenza e, in caso, non ricaricarle più fin quando non si riesce ad annullare il pagamento di questo tipo. Se desideri annullare un pagamento ricorrente, potresti provare a rintracciare il gateway che ha effettuato il pagamento (il nome potrebbe essere scritto nella transazione, all’interno della descrizione, anche se non sempre è così) e provare a chiedere il rimborso direttamente da loro: la banca, di suo, non può fare molto in merito, in molti casi.
Per maggiori informazioni, leggi anche la guida pratica ai pagamenti ricorrenti su internet.

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