Significato originale ed etimologia
L’etimologia della parola “capestro” è molto interessante. La parola “capestro”, infatti, deriva dal latino “capistrum“, a sua volta derivato da “capere”, che significa “prendere” o “afferrare”. Il termine latino “capistrum” indicava un’attrezzatura utilizzata per guidare o controllare gli animali da traino, come cavalli o muli. Questa attrezzatura veniva posta intorno alla testa dell’animale e collegata alle briglie o alle redini per controllarne il movimento. Con il passare del tempo, il termine “capistrum” ha subito delle modifiche linguistiche e si è evoluto nelle lingue moderne. In italiano, si è trasformato in “capestro”, mantenendo il significato originale di un’attrezzatura utilizzata per controllare i cavalli.
È interessante notare come parole che avevano a che fare con il controllo degli animali siano diventate parte del linguaggio quotidiano e siano ancora utilizzate per descrivere attrezzature simili o azioni di controllo in contesti più generali.
Cosa vuol dire capestro
Per estensione, la parola capestro può fare riferimento a condizioni contrattuali molto dure (contratto capestro, ad esempio, diffuso in alcuni ambiti lavorativi) oppure alla morte per capestro, ovvero l’esecuzione mediante impiccagione.
La parola “capestro” è un termine utilizzato in campo equino e si riferisce ad un tipo di attrezzatura o strumento utilizzato per controllare il cavallo. Il capestro è una sorta di morsa o imboccatura che viene posta intorno alla testa del cavallo e collegata alla briglia o alle redini. Può essere usato per guidare o controllare il cavallo, essendo utile per esercitare una certa pressione sul muso o sulle fauci dell’animale al fine di indirizzarlo o fermarlo.
Va notato che l’uso del capestro deve essere fatto con attenzione e delicatezza, evitando di infliggere dolore al cavallo. Si consiglia sempre di utilizzare attrezzature appropriate e di ricevere istruzioni da un esperto per garantire il benessere e la sicurezza del cavallo durante l’addestramento o la monta.

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