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Accedere ai siti per adulti in sicurezza: navigare in incognito non tutela pienamente la privacy

Internet, come noto, ha rivoluzionato la vita dei cittadini, rendendola più semplice e ricca di opportunità. Basti pensare, ad esempio, come sia diventato il mezzo prediletto per cercare un lavoro o aumentare le conoscenze negli ambiti più disparati, consentendo ad ogni singolo individuo di aumentare il proprio bagaglio culturale.

Grazie ad esso, infatti, è possibile assumere una certa dimestichezza con le lingue straniere, veicolo indispensabile, nel mondo moderno, per allacciare rapporti personali o aumentare le opportunità in ambito professionale. Internet, però, per la maggior parte dei soggetti rappresenta anche un momento di svago della propria giornata, dove trascorrere qualche minuto in assoluto relax e spensieratezza.

Navigazione in incognito: perché non tutela sufficientemente l’utente

Quando si naviga in rete, nonostante in molti siano restii ad ammetterlo, uno dei passatempi preferiti è rappresentato dalla consultazione dei portali per adulti, che spaziano da quelli che offrono filmati ad altri, invece, che erogano servizi particolarmente graditi al pubblico maschile, come, a titolo esemplificativo, questo sito di escort a Milano. La maggior parte degli utenti, però, vuol visitare questi siti nella massima sicurezza, per tutelare la propria privacy ed evitare spiacevoli situazioni fraudolenti o di phishing.

Una delle opzioni predilette, in tal senso, è rappresentata dalla modalità “navigazione in incognito”, soluzione ritenuta efficace per preservare la propria privacy. Ormai adottata dai principali browser, permette di non salvare in locale cookies e cronologia dei siti che vengono visitati. Una funzione particolarmente utile quando il computer si condivide con altri soggetti o viene utilizzato da una postazione pubblica.

La navigazione in incognito, però, non rappresenta la soluzione ottimale per proteggere, in tutta sicurezza, le pagine visitate: la traccia di quanto visionato, infatti, potrebbe restare “tracciata” in rete, mettendo a repentaglio una fetta importante della propria privacy. D’altro canto, alcune associazioni no-profit hanno messo in risalto come la navigazione sui siti a luci rosse potrebbe esporre, potenzialmente, ad alcuni rischi non indifferenti per gli utenti.

I gusti e le preferenze sessuali rientrano, a tutto tondo, nella sfera più intima e privata di un soggetto: è opportuno, di conseguenza, porre in essere tutte le azioni indispensabili per tutelare sé stessi e la propria privacy. Adottare la navigazione in incognito, purtroppo, non è sinonimo di sicurezza al 100%. Tuttavia, quando si accede ad un sito per adulti, è decisamente opportuno verificare che il medesimo gestisca il proprio traffico adottando un protocollo criptato.

I portali hard switchano verso la navigazione criptata

Uno di questi, probabilmente il più diffuso, è l’HTTPS, che consente di mantenere segrete le categorie e il genere di contenuti visitati in un sito. In assenza di esso, gli hacker potrebbero inserirsi, mediante un attacco “man in the middle”, tra utente e sito, venendo in possesso di elementi scottanti con i quali ricattare il fruitore del portale. Una tecnica molto utilizzata dagli hacker è quella di estorcere denaro all’utente, ricattandolo di rendere pubbliche le sue attitudini sessuali in base ai generi di video maggiormente consultati. E che, non di rado, potrebbero mettere in grande imbarazzo l’internauta.

Una richiesta di sicurezza da parte degli utenti che, col passare degli anni, si è fatta sempre più forte e consistente. E non ha lasciato immobili le maggiori major del mondo hard presenti nella grande rete telematica. Di fatto, tutte le aree a pagamento dei principali siti per adulti adottano questa chiave crittografica da svariato tempo, garantendo sicurezza sia nell’ambito dei pagamenti che in quello della sicurezza dei dati personali.

Negli ultimi anni, a tutela dei propri utenti, anche le aree “free” dei più importanti siti pornografici, che sono quelle maggiormente consultate, sono state switchate verso la navigazione criptata. D’altronde, la maggior parte dei navigatori a ragion veduta, pretende sicurezza. E i dati sensibili relativi alla propria sfera sessuale, devono essere preservati compiutamente.

Photo by Philipp Katzenberger on Unsplash

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