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CR7 boccia la Coca Cola: il titolo crolla in borsa



Stanno facendo il giro del mondo le immagini della superstar calcistica portoghese Crisitano Ronaldo che, lunedì scorso, nella conferenza stampa prima del match che la sua nazionale ha giocato e vinto per 3 a 0 contro l’Ungheria, ha spostato dal tavolo di fronte a sè due bottigliette di Coca Cola esclamando: “acqua, bevete acqua!“. Non appena l’uscita di CR7 è arrivata alle orecchie degli operatori di borsa la giornata per i titoli del noto marchio americano ha preso inesorabilmente la via del ribasso.

Un’affermazione che parte da lontano.



Che il fenomeno mondiale del calcio abbia una cura maniacale del suo corpo è risaputo da anni: allenamenti accurati, alimentazione attenta e tono muscolare perfetto sono uno dei marchi di fabbrica del Cristiano Ronaldo mediatico, da sempre attento a non “sgarrare” e a seguire uno stile di vita salutista.

Recentemente aveva già scagliato il suo anatema verso le bevande gassate, affermando che aveva spiegato al figlio maggiore (piccola stella del vivaio della Juventus, a quanto pare non solo per via del più famoso genitore ma per l’indiscutibile talento personale) che per diventare un campione avrebbe dovuto stare alla larga da bevande gassate e patatine fritte poichè rovinano il fisico di un atleta.

Di certo i dati scientifici danno ragione a Ronaldo: è sotto gli occhi di tutti come nelle nazioni (USA in testa) in cui è maggiore il consumo di bevande gassate e cibi poco sani la percentuale di obesità sia elevata con tutti i costi sanitari e sociali che ciò comporta. Ma è altresì vero che quando un personaggio pubblico esprime il suo parere personale in maniera così evidente e “coreografica”, durante una conferenza stampa seguita da tutti i media del mondo nel bel mezzo di una delle competizioni sportive più prestigiose del pianeta, qual è il Campionato Europeo di calcio, l’impatto delle sue dichiarazioni non può passare inosservato e la sua eco può ripercuotersi in maniera inattesa da più parti.

E il Dio disse: “Bevete acqua” e la borsa crollò.

Non possiamo sapere se Ronaldo avesse previsto che le sue parole sarebbero potute arrivare fino alle orecchie dei broker di Wall Street ) e, in assensa di conferme, puntiamo sulla buona fede, fatto sta però che fino pochi minuti prima della conferenza stampa il titolo di borsa della Coca Cola (Coca-Cola co KO) era scambiato a New York a 56,18 dollari e, appena mezz’ora dopo le parole di Ronaldo, il titolo era precipitato dell’1,6% a 55,22 dollari per una perdita totale che ha sfiorato i 4 miliardi di dollari.

Questo calo azionario è dovuto al fatto che gli investitori, preoccupati che l’opinione negativa sulla Coca-Cola avanzata dal campione possa prendere piede nell’opinione pubblica, con il conseguente calo di vendite della bevanda che comporterebbe, hanno iniziato a vendere i titoli in loro possesso facendoli quindi calare di valore.

Sul sito della borsa di New York è possibile vedere e studiare l’andamento delle contrattazioni di cui stiamo parlando a questo link.

Il titolo ha cercato di recuperare nella giornata di ieri, ma ha comunque chiuso ben al di sotto dei 56 dollari.

Conseguenze.

Di certo le affermazioni di Ronaldo non passeranno inosservate (e “impunite”). In fondo lo stesso Ronaldo – vero e proprio “uomo-azienda” – non è solo un calciatore ma è titolare di numerosi brand di moda, catene di hotel e altre aziende (alcune delle quali quotate in borsa) su cui, siamo sicuri, prima o poi calerà la scure di qualche azione speculativa o di boicottaggio da parte del colosso di Atlanta, a “vendicare” sia l’affronto subito in mondovisione che, ancor di più, le perdite finanziarie innescate dalle dichiarazioni del campione.

Non dimentichiamoci, tra l’altro, che uno dei principali sponsor di FIFA e UEFA, le due maggiori associazioni calcistiche mondiali, è da decenni proprio la Coca-Cola e non è difficile immaginare che una “sollecitazione” da parte del facoltoso finanziatore americano sia già arrivata alle orecchie dei vertici del calcio mondiale.

Cosa succederà non è ancora possibile prevederlo ma, statene certi, la storia non è finita di sicuro con l’invito a bere acqua da parte di Ronaldo.

Intanto, quasi ad emulare Ronaldo, ieri sera, nella conferenza stampa a seguito della partita Francia-Germania (1 a 0 per i francesi), il centrocampista transalpino Paul Pogba ha fatto sparire dalla postazione interviste una bottiglia di birra (Heineken, altro munifico e storico sponsor di FIFA e UEFA) che era stata posta di fronte a lui. Nel caso di Pogba, sembra che il calciatore abbia fatto questo gesto in virtù della sua fede islamica che proibisce l’uso di alcoolici… il fatto che la bottiglia di birra fosse in realtà analcolica, che la scritta “Heineken” su sfondo verde campeggi in bella vista dietro la sua testa e che il francese abbia lasciato al loro posto le due bottiglie di Coca-Cola che erano posizionate di fianco a quella della birra, lascia però tanti interrogativi e una punta di scetticismo sui reali motivi che lo hanno portato a compiere il gesto.

Ora non ci resta che osservare quali saranno oggi le reazioni della borsa sul titolo della Heineken, ma un “effetto Ronaldo” appare scontato.

Casi simili.

Non più di un mese fa, su queste stesse pagine, vi parlavamo di come Elon Musk abbia scombussolato il mondo delle criptovalute facendo delle dichiarazioni sui Bitcoin con cui prendeva le distanze da quel tipo di pagamento elettronico, da lui stesso incentivato fino a pochi giorni prima. Ecco, questo episodio, così come le dichiarazioni di Ronaldo o il gesto di Pogba, sono casi che devono fare pensare oltre che per i contenuti, anche per il fatto che, essendo esposti da gente con una notevole visibilità mediatica, possono dar vita a fluttuazioni finanziarie dalle conseguenze incontrollabili che potrebbero gettare sul lastrico tanti piccoli investitori.

È vero, le affermazioni di Ronaldo sulle bevande gassate sono incontestabili ma è anche vero che il ribasso azionario scatenato dalle sue affermazioni non ha prodotto un danno solo alla casa madre della Coca-Cola ma anche ai tanti piccoli risparmiatori che hanno investito il gruzzolo di una vita proprio in azioni del colosso americano. Bisognerebbe quindi essere più cauti con determinate affermazioni affinchè un buon proposito non si risolva in una involontaria catastrofe.

In conclusione, se tanto mi da tanto, nel caso in cui Matt Groening, il geniale padre del cartone animato “I Simpson“, dovesse vedere le immagini in cui Ronaldo sposta le bottiglie di Coca-Cola e di Pogba che toglie la bottiglia di Heineken, in una prossima puntata del famosissimo cartoon aspettiamoci di vedere una scena caricaturale in cui il simpatico Homer sposterà da un tavolo delle interviste la bottiglia d’acqua, lasciando in bella vista quelle della bevanda gassata e della birra di cui è un incallito bevitore.

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