Un “reverse charge” (o “inversione contabile” in italiano) è un meccanismo fiscale utilizzato in alcuni paesi per spostare la responsabilità dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) dal fornitore al destinatario della merce o dei servizi. Ciò significa che il destinatario è tenuto a calcolare e pagare l’IVA al posto del fornitore. Questo meccanismo è spesso utilizzato per prevenire frodi fiscali e per semplificare la riscossione dell’IVA in determinati settori o situazioni.
Differenza tra reverse change e reverse change interno
- Reverse Charge: Questo è il termine generico per il meccanismo di inversione contabile. In un sistema di reverse charge standard, il destinatario di beni o servizi è responsabile per il pagamento dell’IVA al luogo del fornitore.
- Reverse Charge Interno: Questo termine si riferisce a un tipo specifico di reverse charge che si applica solo alle transazioni domestiche all’interno di un paese. In altre parole, si verifica quando il destinatario e il fornitore sono entrambi situati nello stesso paese, ma il meccanismo di reverse charge è comunque utilizzato per spostare la responsabilità dell’IVA al destinatario. Il reverse charge interno è spesso applicato in situazioni in cui il governo vuole monitorare o controllare le transazioni in settori a rischio di evasione fiscale.
In sintesi, il “reverse charge” è un meccanismo fiscale in cui il destinatario paga l’IVA al posto del fornitore, e il “reverse charge interno” è una specifica applicazione di questo meccanismo all’interno di un paese per transazioni domestiche.