Cosa sono i circuiti di pagamento
Pagare con carta di credito sta rientrando, ormai da diversi anni, nelle abitudini degli italiani di ogni età; tutto questo, oggi, è reso possibile dai circuiti che abilitano e rendono possibili i pagamenti, ovvero i circuiti di pagamento. Con l’avvento del mercato su internet, poi, sono diventati praticamente all’ordine del giorno per comprare su Ebay, su Amazon e su migliaia di siti di e-commerce.
I circuiti di pagamento sono, più nel dettaglio, associati ai pagamenti online, ovvero quelli effettuabili mediante POS che mediante siti web o app; essi rappresentano il più delle volte società finanziarie che ne supportano e ne promuovono il pagamento, tipicamente mediante wallet digitali e carte di pagamento (di debito o di credito, ad esempio). Nello specifico, i circuiti di pagamento collegano in modo sicuro e rendono possibile le transazioni tra una banca (detta a volte acquirer), un commerciante ed un cliente.
Questi ultimi vengono chiamati, in gergo tecnico, rispettivamente emittente (chi emette il servizio, quindi la banca o il circuito finanziario), esercente (il commerciante da cui acquistiamo) e noi, come consumatori del servizio (collegati ad un “deposito” di denaro che può essere prepagato oppure un conto corrente bancario, virtuale oppure online).
Come funzionano in generale i circuiti di pagamento
Il funzionamento dei circuiti di pagamento, ovviamente, non potrebbe mai limitarsi a prendere qualsiasi pagamento e renderlo possibile; deve infatti eseguire delle operazioni di controllo, verifica dell’identità e riservatezza. Le problematiche sono in parte legate alla sicurezza delle modalità e delle connessioni, ma passano anche per il buonsenso e per l’affidabilità di ognuno dei circuiti considerati.
In genere un circuito di pagamento verifica anzitutto se la richiesta è stata correttamente formulata, poi comunica con il venditore controllando che abbia tutte le credenziali richieste; può richiedere una conferma dell’avvenuto pagamento come ulteriore “prova” dell’effettiva autenticità dello stesso (antifrode, tipicamente mediante chiavetta di sicurezza o OTP sullo smartphone). Infine, il trasferimento viene eseguito mediante circuito di pagamento, ed è recepito quasi sempre entro pochi secondi dal termine dell’operazione.
Come funziona un pagamento con VISA
Se abbiamo una carta di credito su circuito VISA, ad esempio, il suo funzionamento può essere schematizzato nei seguenti passi.
- Il titolare della carta ovvero il cliente deve pagare qualcosa, per cui presenta il numero della stessa, il CVC e la data di scadenza (mese e anno)
- L’esercente può a) richiedere di passare la carta attraverso un POS per effettuare la transazione, oppure b) (se si tratta di un’app di un sito) chiedere tutti i dati necessari per la transizione. In questo secondo caso, le informazioni sulla carta possono essere tratte da un “lucchetto digitale” di proprietà del titolare della carta, per evitare di doverle digitare manualmente.
- L’esercente inserisce l’importo che deve essere pagato.
- La richiesta viene confermata ed inviata a VISANet, il circuito di pagamento adibito all’operazione.
- VISANet verifica ed inoltra la richiesta.
- Viene fornita una risposta dell’esito dell’operazione e della sua fattibilità (ad esempio ci potrebbe non essere una connessione disponibile)
- La richiesta inizia, e VISANet comunicherà al POS o al sito l’esito dell’operazione; ovviamente se il cliente non avesse soldi nella carta o non fosse possibile pagare per qualsiasi altro motivo, darà un messaggio di errore.
- La banca acquirer riceve la risposta, e conferma l’effettivo pagamento (fonte).
Nella realtà, ovviamente, questo schema di massima potrebbe essere differente o più complesso, ma per capirlo a fondo dovremmo rientrare in dettagli tecnici abbastanza complessi da affrontare.