In sintesi, l’atto di vendita è il contratto privato che contiene i dettagli dell’accordo tra le parti, mentre il rogito è la formalizzazione pubblica e legale di tale accordo, effettuata dal notaio per garantire la sua validità e autenticità.
L’atto di vendita e il rogito sono entrambi documenti legati alla compravendita di un immobile, ma hanno ruoli e momenti diversi nel processo.
- Atto di vendita: L’atto di vendita è un documento privato che viene redatto e firmato dalle parti coinvolte nella compravendita (venditore e acquirente). Contiene tutte le informazioni essenziali riguardanti l’accordo tra le parti, come il prezzo di vendita, la descrizione dell’immobile, i diritti e gli oneri che gravano sull’immobile, e le condizioni di vendita pattuite.
Esempio: Supponiamo che Luca voglia vendere la sua casa ad Alessia. Per formalizzare l’accordo, Luca e Alessia si incontrano e redigono insieme un atto di vendita contenente i dettagli dell’immobile (indirizzo, metratura, caratteristiche), il prezzo di vendita pattuito e le condizioni di pagamento. Una volta firmato da entrambe le parti, l’atto di vendita attesta l’accordo tra Luca e Alessia, ma non è ancora un documento legalmente vincolante.
- Rogito: Il rogito è il momento formale della compravendita, durante il quale si sottoscrive l’atto pubblico davanti a un notaio. Il notaio è un pubblico ufficiale che ha il potere di autenticare e rendere ufficiale il contratto di compravendita. Il rogito conferisce al contratto valore legale e certezza giuridica.
Esempio: Dopo aver firmato l’atto di vendita, Luca e Alessia fissano un appuntamento con un notaio. Durante l’incontro, il notaio legge l’atto di vendita e verifica che entrambe le parti siano d’accordo con i contenuti. Successivamente, Luca e Alessia firmano l’atto davanti al notaio e vengono rilasciate le copie autenticate dell’atto. Da questo momento, il contratto è pienamente valido e obbligatorio per entrambe le parti.
Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

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