Parte oggi alle 10,00 la fase di avvio ufficiale dell’ecobonus per l’acquisto di auto usate, per quanto molti lo ritengano troppo esiguo per far fronte alle effettive necessità. L’ecobonus è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico a titolo di contributo per l’acquisto di veicoli a emissioni ridotte. Gli incentivi con rottamazione vanno dalle 700 fino a 2.000 euro al massimo.
Più nello specifico si parte con 750 euro nella fascia 91-160 g/km di CO2; nella categoria 61 fino a 90 al massimo sono previste 1.000 euro di incentivo, 2000 euro sono previste esclusivamente nella fascia di emissione 0 – 60.
Come avviene l’erogazione del contributo
La richiesta viene articolata in 4 fasi distinte, che partono dalla prenotazione contributi in Area Rivenditori, con richiesta dei singoli che ci interessano e conferma dell’operazione entro massimo 180 giorno dalla prima richiesta. sarà necessario allegare tutta la documentazione necessaria. Nella seconda fase, saranno corrisposti i contributo a titolo di compensazione del prezzo di acquisto, per poi passare alla fase 3 in cui le imprese rimborsano al venditori l’importo richiesto. Nell’ultima fase, infine, le imprese importatrici o costruttrici del veicolo nuovo riceveranno dal venditore la documentazione necessaria per poi recuperare l’importo del contributo a titolo di credito d’imposta.
Come ottenere l’ecobonus online
Al fine di ottenere l’Ecobonus per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni bisogna registrarsi sulla piattaforma dedicata da Invitalia. Se invece sei già registrato, dovrai fare login nella piattaforma entrando nell’area riservata.
Requisiti auto
Il bonus è soggetto alla cosiddetta “adesione del cedente“, Sono noti i requisiti necessari per le auto in oggetto, che dovranno essere di prima immatricolazione in Italia, non oggetto di ulteriori incentivi previsti ad esempio per l’anno 2021 o 2019. L’incentivo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021, con 350 milioni di euro previsto dal Decreto Sostegni Bis.
Trattamento fiscale
Il concessionario dovrà riconoscere il contributo all’acquirente finale e poi recuperarlo, come solito in questi casi, a titolo di credito d’imposta mediante F24 per via telematica.
Foto di copertina: Free-Photos da Pixabay