Google è riuscita a sfondare ed a guadagnarsi la fiducia degli utenti con una semplicissima, ed apparentemente neutra, pagina web: una pagina dalla quale è possibile cercare tutto, ed avere sempre la certezza (o l’illusione) di essere in una zona neutra, in cui tutto quello che si cerca è reale ed in cui i migliori risultati di ricerca sono premiati. Cosa tutta da vedere, per la verità, ma sono pochi gli utenti che tendono a vedere la questione con scetticismo: ecco perchè Google fattura un sacco di soldi, e riesce a farlo ogni secondo che passa.
Un business globale che, ad oggi, riesce a fruttare qualcosa tipo un miliardo di dollari a trimestre, in particolare nell’ambito del servizio di cosiddetto public cloud. Le risorse hardware e software a supporto di Google sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni, senza contare i contratti dei servizi a pagamento come Google Suite (la versione di Gmail per le aziende), le attività legate al machine learning, il continuo miglioramento degli algoritmi per i motori di ricerca ed un incremento di precisione, usabilità ed estensione dei servizi che si possono sfruttare tramite l’azienda (fonte).
Google – secondo una citatissima infografica del sito visual.ly – guadagna circa (tra servizi in cloud e pubblicità) 615 dollari al secondo – nulla a confronto della Apple, che ne guadagna più del doppio: 1.444$. Numeri da capogiro che fanno anche intuire quanto ormai queste realtà siano inserite ed omologate nella vita di ogni giorno: quello che un tempo era un’esclusiva degli informatici addetti ai lavori, oggi è diventata un qualcosa alla portata di chiunque. Il tutto grazie soprattutto ad Alphabet, la holding quotata in borsa che ad oggi controlla Google stessa.