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I bancomat funzionanti stanno diminuendo

Che fine faranno i pagamenti i contanti? Da molte settimane leggiamo di una progressiva (e preoccupante, per certi versi) riduzione del numero di bancomat o ATM, gli sportelli da cui possiamo prelevare denaro in contanti per i nostri acquisti quotidiani. La cosa, in realtà, sembra riguardare nello specifico i comuni più piccoli, circa 2.800 comuni italiani che faticano a fornire un servizio di erogazione del contante degno di questo nome. Se si pensa, poi, che la connettività ad internet fatica ad arrivare davvero in molte di quelle zone, e che il bancomat offre anche servizi come ricariche telefoniche e pagamento di bollette, appare chiara l’importanza degli sportelli ATM, che continuerà ad avere importanza per molto tempo ancora, prevedibilmente.

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Il contante, come spiegato anche dal sito ufficiale della banca d’Italia, assume una valenza basilare per effettuare pagamenti face to face in modalità sostanzialmente anonima, e viene utilizzato in moltissime circostanze ancora oggi nonostante, di fatto, le alternative non manchino. Se è vero che tutti possono avere almeno una carta prepagata o una carta di credito, resta il fatto che in molte zone le stesse diventano utilizzabili solo con buona o ottima connettività a supporto.

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Per anni è stata ventilata, del resto, la possibilità che i contanti spariscano dalla circolazione, e ciò che vediao oggi potrebbe essere sintomatico in tal senso. Eppure molti erano sicuri, in uno slancio di ottimismo tecnologico, che ciò avrebbe garantito un passaggio indolore a nuove forme di pagamento; oggi, di fatto, ci piace parlare degli “anziani” che sono “restii” ai pagamenti digitali, quando in realtà molti quarantenni o cinquantenni continuano di fatto ad esserlo, per primi. Quello storytelling stereotipico della gente un po’ rintontita, magari, che “non sa usare il bancomat” o “non sa fare acquisti online” andrebbe forse finalmente smentito coi fatti, ricorrendo ad una formazione più decisa e incisiva in merito e spiegando, finalmente, che non c’è nulla di cui avere (troppa) paura. Certo, se le infrastrutture non supportano a dovere, la discussione rimarrà sempre ad un punto morto. E quei quasi tremila bancomat che stanno sparendo, forse, dovrebbero dirci qualcosa in più in merito.

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Photo by Eduardo Soares on Unsplash

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