Da qualche tempo anche in Italia è possibile vedere il meme stonks, che non tutti hanno capito per via della sua derivazione dall’inglese. Parliamo spesso di economia, carte di credito e mercati in borsa su questo sito, per cui ci sembrava simpatico chiarire qualcosa su questo argomento. Anche perchè molti si sono chiesti cosa significa stonks, ad esempio, che non è altro se non la parodia del modo di scrivere stocks su internet.
La parola stonks è un errore di battitura intenzionale della parola stocks: uno stock, nel gergo economico, fa riferimento ad un’azione di una società, e se parliamo di stocks è ovviamente l’insieme di tutte le azioni o anche il capitale sociale. Una singola quota delle azioni rappresenta la proprietà frazionaria della società in proporzione al numero totale di azioni disponibili, il che stabilisce il “valore” della società – oltre ad esprimere i diritto dell’azionista alla frazione di guadagni che gli spetta.
È chiaro che nel meme il tutto viene usato in senso ironico: anzitutto per via di quel mispelling (stonks/stocks), che serve a parodiare il modo in cui gli utenti scrivono sui social network (spesso invertendo o scrivendo male le parole, effettivamente), e poi va capita la presenza dell’omino rappresentato sulla destra, che è noto come “meme man” (l’uomo del meme). un uomo generico in giacca e cravatta che, se ci fate caso, guarda il grafico delle azioni che salgono. La freccia verso l’alto indica che le azioni sono in salita, infatti, per cui l’omino è contento: il meme indica quindi un qualcosa che sta funzionando, che è in salita, che ci rende felici per la sua continuità.
Sullo sfondo del meme vediamo poi l’andamento degli stocks cioè delle azioni, cosa visibile nei tabelloni in tempo reale che sono disponibili nelle Borse mondiali:
Il meme originale ha avuto origine, a quanto pare, su Facebook, postato nel 2017 da un utente che ha ottenuto 3600 reazioni tra Mi piace e condivisioni. Esiste anche una versione invertita del meme, che indica una sensazione di tristezza, di mancanza di qualcosa, e che anche qui viene utilizzato in senso prevalentemente ironico.