Parliamo del QVD, una voce che trovi in bolletta, e che spesso lascia perplessi. Sei nel posto giusto: ti spiego cos’è il QVD con parole semplici, esempi quotidiani ed esegesi pratica da economista-pop.
Che cos’è il QVD in bolletta?
QVD sta per “Quota Vendita al Dettaglio”.
È una componente fissa della bolletta che non dipende da quanto consumi, ma che paghi sempre. Serve a coprire i costi di gestione commerciale del tuo fornitore di energia (gas o luce), come:
- il servizio clienti,
- la fatturazione,
- il call center,
- la gestione dei contratti.
Esempio pratico
Immagina che comprare energia sia come ordinare una pizza a domicilio.
- Il costo della pizza è l’energia che consumi.
- Il trasporto della pizza è il costo di trasporto e distribuzione.
- Il QVD, invece, è quello che paghi per il servizio clienti della pizzeria: chi prende la tua chiamata, chi gestisce l’ordine, chi ti manda la ricevuta.
Anche se ordini una sola pizza, quel costo c’è comunque. Non paghi solo la pizza, paghi anche il servizio.
Quanto pesa?
Il QVD è composto da due parti:
- Una quota fissa annua (uguale per tutti, a prescindere dai consumi),
- Una quota variabile legata ai consumi, ma più piccola.
Nel mercato tutelato (quello con tariffe regolate da ARERA, l’Autorità per l’Energia), l’importo è stabilito ogni trimestre. Nel mercato libero, può cambiare in base all’offerta.
❗ Perché è importante?
Perché anche se non accendi mai il gas o la luce, la QVD te la ritrovi comunque in bolletta, proprio perché è legata al contratto, non al consumo.
Molti si arrabbiano quando vedono bollette alte anche con consumi bassi… spesso è colpa di questa e di altre quote fisse.
Riassunto semplice
- QVD = quota vendita al dettaglio.
- Serve a coprire i costi commerciali del fornitore (non l’energia in sé).
- La paghi sempre, anche se consumi poco o niente.
- Ha una parte fissa e una variabile.