Che cosa cambia tra VISA e VISA Electron?

Bisogna premettere alla risposta a questa domanda il fatto che VISA è un circuito bancario che NON emette direttamente le carte: più precisamente si tratta di una joint venture, in grado di emettere carte di debito e credito che vanno sotto il marchio internazionale V Pay. Al momento in cui scriviamo la VISA detiene e gestisce circa la metà delle transazioni mondiali (51%), a differenza di Mastercard che – per la cronaca – invece ne gestisce un terzo circa (33%).

VISA e VISA Electron sono pertanto due tipologie di servizi bancari che afferiscono sempre a VISA, che in Italia sono carte emesse da Nexi e altri istituti come ad esempio Findomestic e BNL.

VISA Electron è una carta di credito o debito?

VISA Electron e VISA sono due circuiti di carte di credito e di debito afferenti sempre a VISA, ma con caratteristiche leggermente diverse. Quali sono queste differenze?

VISA Electron è in genere associato alle carte di debito o alle carte prepagate, mentre il circuito VISA riguarda le carte di credito.

Possono entrambe funzionare per il prelievo da ATM e bancomat, ammesso che siano convenzionate con gli stessi.

Foto di Firmbee da Pixabay

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Codici e parametri utilizzati nella fatturazione elettronica (2024)

I codici utilizzati nelle fatture e nelle parcelle elettroniche servono come parametri che permettono al Sistema di Interscambio di riconoscere e classificare automaticamente un documento XML ricevuto. Tale formato digitale XML è fondamentale per la fatturazione elettronica perché fornisce un formato strutturato e standardizzato per la creazione, trasmissione e gestione delle fatture, facilitando l’automazione e l’interoperabilità dei sistemi di contabilità e amministrazione.

Le fatture elettroniche in Italia devono seguire specifici codici e formati stabiliti dal Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate. Questi codici identificano varie informazioni all’interno della fattura e sono essenziali per garantire la corretta compilazione e trasmissione dei documenti fiscali. Per ulteriori dettagli e un elenco completo dei codici, puoi fare riferimento ai documenti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e alle specifiche tecniche fornite per la fatturazione elettronica. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione guide dettagliate e aggiornamenti periodici che possono essere consultati sul loro sito ufficiale.

Di seguito, una panoramica dei principali codici utilizzati nelle fatture elettroniche:

Codici Tipo Documento (TD)

I codici TD identificano il tipo di documento fiscale. Alcuni dei codici più comuni includono:

  • TD01: Fattura
  • TD02: Acconto/Anticipo su Fattura
  • TD03: Acconto/Anticipo su Parcella
  • TD04: Nota di Credito
  • TD05: Nota di Debito
  • TD06: Parcella
  • TD07: Fattura semplificata
  • TD08: Nota di credito semplificata
  • TD09: Nota di debito semplificata
  • TD10: Fattura di Acquisto intracomunitario di beni
  • TD11: Fattura di Acquisto intracomunitario di servizi
  • TD12: Fattura di Acquisto da Soggetto estero

Codici Natura IVA

I codici Natura IVA indicano la natura dell’operazione ai fini IVA, specificando se è esente, non soggetta, ecc. Ecco alcuni esempi:

  • N1: Escluse ex articolo 15
  • N2.1: Non soggette – altri casi
  • N2.2: Non soggette – Art. 74
  • N3.1: Non imponibili – esportazioni
  • N3.2: Non imponibili – cessioni intracomunitarie
  • N3.3: Non imponibili – cessioni verso San Marino
  • N3.4: Non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
  • N3.5: Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
  • N3.6: Non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond
  • N4: Esenti
  • N5: Regime del margine / IVA non esposta in fattura
  • N6.1: Inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
  • N6.2: Inversione contabile – cessione di oro e argento puro
  • N6.3: Inversione contabile – subappalto nel settore edile
  • N6.4: Inversione contabile – cessione di fabbricati
  • N6.5: Inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
  • N6.6: Inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
  • N6.7: Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
  • N6.8: Inversione contabile – operazioni settore energetico
  • N6.9: Inversione contabile – altri casi
  • N7: IVA assolta in altro Stato UE

Codici Tipo Ritenuta

I codici Tipo Ritenuta sono utilizzati per specificare il tipo di ritenuta d’acconto applicata:

  • RT01: Ritenuta persone fisiche
  • RT02: Ritenuta persone giuridiche
  • RT03: Contributo INPS
  • RT04: Contributo Enasarco
  • RT05: Contributo Enpam
  • RT06: Altro contributo previdenziale

Codici Tipo Cassa Previdenziale

Questi codici identificano il tipo di cassa previdenziale a cui si riferisce la fattura:

  • TC01: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense
  • TC02: Cassa Previdenza Dottori Commercialisti
  • TC03: Cassa Previdenza Ragionieri e Periti Commerciali
  • TC04: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Geometri
  • TC05: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Ingegneri e Architetti
  • TC06: Cassa Nazionale del Notariato
  • TC07: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Medici
  • TC08: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Farmacisti
  • TC09: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Veterinari
  • TC10: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Psicologi
  • TC11: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Biologi
  • TC12: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Agrotecnici e Agrotecnici laureati
  • TC13: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Consulenti del Lavoro
  • TC14: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Periti Industriali e Periti Industriali laureati
  • TC15: Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Infermieri

Altri codici essenziali

  • Codici Destinatario: Codici univoci che identificano il destinatario della fattura all’interno del Sistema di Interscambio.
  • Codici CAP: Codici di avviamento postale per l’indirizzo del cliente o del fornitore.
  • Codici Paese: Codici ISO per indicare il paese del cliente o del fornitore (es. IT per Italia).

Vedi anche: Agenzia delle Entrate

Cos’è XML per le fatture elettroniche?

L’XML (eXtensible Markup Language) è un formato di file utilizzato per strutturare, memorizzare e trasmettere dati in modo standardizzato. Nella fatturazione elettronica, l’XML è il formato in cui le fatture vengono create, scambiate e archiviate. Ecco una panoramica di cosa è l’XML e il suo ruolo nelle fatture elettroniche.

Cos’è XML?

  • Formato di Markup: XML è un linguaggio di markup che utilizza tag per definire e organizzare i dati. È progettato per essere leggibile sia da esseri umani che da macchine, permettendo una chiara struttura dei dati.
  • Estensibilità: XML è “estensibile” perché consente di creare tag personalizzati per rappresentare vari tipi di informazioni, adattandosi alle esigenze specifiche di diversi settori o applicazioni.
  • Standardizzazione: È un formato standardizzato e ampiamente accettato per la rappresentazione dei dati strutturati, facilitando l’interoperabilità tra sistemi diversi.

Ruolo dell’XML nelle Fatture Elettroniche

  1. Strutturazione dei Dati:
    • Le fatture elettroniche sono rappresentate come documenti XML, dove i dati della fattura (come l’intestazione, i dettagli delle righe, le informazioni sui pagamenti e le imposte) sono organizzati in una struttura gerarchica definita.
  2. Scambio e Trasmissione:
    • L’XML consente di scambiare fatture tra il fornitore e il cliente in modo strutturato e preciso. Questo formato è utilizzato per trasmettere le fatture attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), l’infrastruttura gestita dall’Agenzia delle Entrate per la gestione delle fatture elettroniche in Italia.
  3. Validazione e Automazione:
    • I documenti XML possono essere facilmente validati per assicurare che contengano tutte le informazioni necessarie e rispettino le normative vigenti. Le regole di validazione sono applicate automaticamente dai sistemi informatici, riducendo errori e migliorando l’efficienza.
  4. Archiviazione e Recupero:
    • Le fatture elettroniche in formato XML possono essere archiviate digitalmente in modo sicuro e recuperate facilmente quando necessario. L’uso di XML garantisce che i dati rimangano accessibili e leggibili anche a lungo termine.
  5. Interoperabilità:
    • XML facilita l’interoperabilità tra diversi sistemi informatici e software di contabilità, poiché è un formato universale e standardizzato. Questo permette una facile integrazione con altri strumenti e sistemi di gestione delle fatture.

Esempio di Struttura XML per una Fattura

Un file XML per una fattura elettronica potrebbe avere una struttura simile a questa:

<FatturaElettronica>
<DatiGenerali>
<NumeroFattura>12345</NumeroFattura>
<DataFattura>2024-07-24</DataFattura>
</DatiGenerali>
<DatiCedentePrestatore>
<Nome>Azienda XYZ</Nome>
<PartitaIVA>01234567890</PartitaIVA>
</DatiCedentePrestatore>
<DatiCessionarioCommittente>
<Nome>Cliente ABC</Nome>
<PartitaIVA>09876543210</PartitaIVA>
</DatiCessionarioCommittente>
<DettaglioLinee>
<Linea>
<Descrizione>Servizio di consulenza</Descrizione>
<Quantita>1</Quantita>
<PrezzoUnitario>100.00</PrezzoUnitario>
<Importo>100.00</Importo>
</Linea>
</DettaglioLinee>
<DatiPagamento>
<ModalitaPagamento>Bonifico Bancario</ModalitaPagamento>
<DataScadenza>2024-08-24</DataScadenza>
</DatiPagamento>
</FatturaElettronica>
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