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Perché conviene investire in fondi?

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Sono molti coloro che, con dei soldi da parte, riflettono spesso sulla possibilità di optare per degli investimenti finanziari. L’obiettivo, per chi si avvicina a questo mondo, è quello di ottenere dei buoni profitti da queste operazioni, cercando al tempo stesso di tenere i rischi il più possibile bassi. Bisogna infatti ricordare che nessuna opzione di investimenti è sicura al 100%, e ciò è importante da tenere a mente per fare delle scelte razionali e ben ponderate.

Se si vogliono tenere i rischi bassi una buona idea potrebbe essere quella di investire in fondi.

Cosa significa “investire in fondi”?

Di norma quando si programma un investimento finanziario si sceglie che tipo di azioni, obbligazioni o altri prodotti di questo genere acquistare. Richiede grande attenzione, perché bisogna monitorare l’andamento del mercato per capire quando acquistare o quando vendere, così da far aumentare il valore dei propri investimenti. Una soluzione di questo tipo non è adatta a tutti: richiede esperienza, competenza e anche tempo.

I fondi rispondono proprio a queste esigenze. Ci sono società che gestiscono questi fondi, e che ricevono denaro dagli investitori. A loro volta le società si occupano di acquistare e vendere prodotti finanziari con lo scopo di aumentare il rendimento del fondo, per poi dividere le quote tra gli investitori. In questo modo si può impegnare il proprio denaro senza doversi preoccupare di monitorare la situazione ogni giorno.

La scelta di un fondo di solito si effettua dopo aver visto il rendimento storico, così da analizzare l’affidabilità e le capacità di gestione da parte della società.

Cosa c’è da sapere

Prima di entrare in un fondo vi consigliamo di controllare con cura quali sono i costi. Le spese amministrative e i costi di gestione non devono essere troppo alti, perché altrimenti potrebbero andare ad influenzare i propri reali profitti ottenuti dal fondo. Suggeriamo di fare attenzione anche alla tassazione, restando aggiornati su quelle che sono le ultime normative in questo ambito.

Per quanto riguarda invece il rischio uno degli aspetti più interessanti riguarda la diversificazione: spesso chi gestisce questi fondi cerca di acquistare azioni e obbligazioni che provengano da fonti molto diverse tra loro, così da avere una maggiore capacità di sopportare eventuali mutamenti negativi che possono coinvolgere diversi settori produttivi.

Una particolarità: i fondi ESG

Negli ultimi anni si fa un gran parlare di fondi ESG, un acronimo che riunisce le parole Environmental – Social – Governance. Questi fondi sono realizzati unendo tra di loro azioni di aziende che lavorano in maniera etica, con la massima attenzione per il rispetto sia dell’ambiente che dei diritti dei lavoratori.

Questi fondi possono rivelarsi molto interessanti per diversi motivi. In primis consentono di influenzare il mercato: l’aumento degli investimenti verso le aziende che rispettano i criteri dei fondi ESG può spingere altre realtà ad operare dei cambiamenti per rientrare in tale definizione. Inoltre di solito queste imprese presentano una buona solidità che consente loro di reagire nel migliore dei modi anche nei periodi in cui il mercato presenta una flessione negativa. Ciò può portare, sul lungo periodo, a ottenere dei migliori rendimenti. Foto di Moondance da Pixabay

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