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Prelievi e versamenti di contante in banca: cosa bisogna sapere

Prelievi e versamenti di contante in banca: cosa bisogna sapere

Nel 2025, non esistono limiti legali assoluti per prelevare o versare denaro contante presso sportelli bancari. Tuttavia, queste operazioni sono soggette a controlli specifici previsti dalla normativa antiriciclaggio. È quindi fondamentale conoscere le regole operative e le soglie che, pur non vietando l’uso del contante, attivano obblighi di registrazione o potenziali segnalazioni.

Prelievi: nessun limite fisso, ma soglie di attenzione

Un cittadino può prelevare anche somme elevate in contanti, ad esempio 20.000 o 50.000 euro, ma la banca ha facoltà di chiedere motivazioni e documentazione a supporto, soprattutto se l’importo non risulta coerente con il profilo economico del cliente.

Le banche devono registrare nell’Archivio Unico Informatico (AUI) tutti i prelievi superiori a 10.000 euro complessivi nel corso del mese. Se la soglia di 15.000 euro viene superata, anche in operazioni frazionate, può scattare l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Versamenti: verifica dell’origine del denaro

Non ci sono limiti all’importo versabile in contanti sul proprio conto. Tuttavia, in caso di versamenti significativi – ad esempio 8.000 o 12.000 euro – la banca può richiedere indicazioni sull’origine del denaro, in linea con gli obblighi previsti dal D.Lgs. 231/2007.

In assenza di una giustificazione plausibile, la banca può valutare l’invio di una Segnalazione di Operazione Sospetta (SOS) all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), anche senza informare il cliente. Questo avviene soprattutto quando i movimenti sono incoerenti con il tenore di vita dichiarato o sono ripetuti nel tempo.

Attenzione al frazionamento

Le operazioni effettuate in più tranche per restare sotto soglia (es. 4 prelievi da 4.000 euro nello stesso mese) possono comunque essere aggregate e considerate come un’unica operazione frazionata. In questi casi, la banca può attivare le stesse verifiche previste per importi superiori.

E se ho più conti?

Chi possiede conti correnti presso istituti diversi non elude i controlli. Le autorità fiscali hanno accesso all’Anagrafe dei rapporti finanziari, che consente il monitoraggio aggregato della movimentazione complessiva di ogni contribuente.

Politiche bancarie specifiche

Ogni banca può adottare ulteriori misure di vigilanza interne, comprese soglie operative personalizzate, avvisi automatici o restrizioni tecniche. Alcuni istituti pongono limiti operativi anche inferiori a quelli previsti dalla normativa, in base alle loro politiche di compliance.

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Le banche digitali o online, che si appoggiano a sportelli convenzionati o reti di pagamento, applicano gli stessi criteri: ogni movimentazione in contanti, anche tramite terzi, è tracciata e soggetta a monitoraggio.

Fonti: Banca d’Italia, Unità di Informazione Finanziaria (UIF), Agenzia delle Entrate, D.Lgs. 231/2007 e successive modifiche, circolari ABI 2023–2025.

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Nota: le informazioni contenute in questo articolo sono di carattere generale. Le modalità operative possono variare a seconda dell’intermediario. Pagare.online promuove l’utilizzo responsabile di strumenti tracciabili e non intende incentivare l’utilizzo improprio del contante.

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