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Come cambiare conto corrente



Introduzione

L’offerta di conti correnti bancari è davvero vasta e variegata: trovate conti di ogni genere e per ogni tipo di esigenza, dal lavoratore autonomo all’azienda affermata, passando per studenti, liberi professioni e privati cittadini. Cambiano anche i servizi che possono essere disponibili, ovviamente: ad esempio il bonifico tradizionale, quello istantaneo o i pagamenti automatici. Tra conti correnti, conti deposito, mutui e prestiti, pertanto, il mercato bancario sembra offrire una miriade di opportunità, il tutto piuttosto facilitato dal fatto che molti conti, ad oggi, si possono aprire online a costi ridotti o addirittura nulli (almeno all’inizio).

Cos’è un conto corrente

Tecnicamente un conto corrente (in sigla C/C) è uno strumento messo a disposizione dalle banche, intestato ad una persona fisica o giuridica, che permette due cose: l’uso della moneta bancaria (in forma di denaro elettronico ad esempio) e la possibilità di depositare soldi sul conto personale del titolare. Il titolare può, in genere, essere un privato o un’azienda oppure, ancora, un ente pubblico. La titolarità del conto autorizza il proprietario ad essere l’unico in grado di effettuare operazioni sullo stesso, salvo condizioni esplicitamente concordate in precedenza (ad esempio: conti cointestati).

Quanto tempo ci vuole a cambiare conto bancario?

Cambiare conto corrente era piuttosto difficile anni fa, ma con l’introduzione di nuove leggi nel 2015 e del Decreto Bersani l’operazione di cambio avviene, per legge, entro 12 giorni dalla richiesta, mediante una sorta di obbligo che impedisce alle banche di allungare i tempi e garantire la cosiddetta portabilità: il tutto a tutela dei consumatori che desiderino cambiare conto. La portabilità in questa sede fa riferimento al fatto di poter cambiare conto da una banca all’altra entro massimo 12 giorni lavorativi.

Quando cambiare conto bancario?

Il caso tipico in cui si decide di cambiare la propria vecchia banca e passare ad una nuova è quando le condizioni sono diventate svantaggiose: ad esempio i costi delle operazioni sono aumentati, oppure quelli annuali sono diventati più alti. In genere, grazie allo scenario determinato dal libero mercato, le banche potranno offrire condizioni più vantaggiose al correntista e rinnovare l’offerta. In genere inoltre è possibile cambiare conto corrente anche se ci fossero mutui o pendenze attivi, nel qual caso saranno trasferiti dal vecchio conto al nuovo alle condizioni imposte dal nuovo istituto.

L’esigenza di cambiare conto corrente è anche dovuta magari al fastidio verso la vecchia banca o i funzionari della stessa, oppure ad un semplice incremento dei costi di gestione che tendono, in media, ad aumentare anno dopo anno per quasi tutte le banche. Tra l’altro non è necessario fornire spiegazioni alla vecchia banca: a meno che non ci siano pendenza in corso, si può cambiare conto dal vecchio al nuovo entro pochi giorni ed in qualsiasi momento.

Quanto costa cambiare banca?

Per inciso, l’operazione è gratuita e può scattare un indennizzo da parte della banca di 40 euro, con eventuale maggiorazione per ogni giorno di ritardo. Ogni banca poi applica sui rispettivi prodotti finanziari i propri costi e le proprie condizioni.

Quando costa chiudere il vecchio conto?

A differenza del passaggio dal vecchio al nuovo che è gratuito, la chiusura del vecchio conto potrebbe avere dei costi – e tipicamente ne ha: il dovuto può essere sottratto dalla banca direttamente dal vecchio conto, oppure essere richiesto mediante altra via. Bancomat, carte di credito ed assegni della vecchia banca devono essere, a seconda delle indicazioni che vi daranno, distrutti o restituiti.

Come avviene il cambio?

Ad oggi, grazie all’introduzione delle tecnologie IT (Information Technology), l’apertura e la chiusura di un conto avviene mediante il cosiddetto home banking, che ha reso le principali operazioni che si possono effettuare via conto (addebiti e accrediti, di fatto) a portata di click su smartphone, tablet e computer. Il vantaggio di questi conti è duplice, poichè da un lato le operazioni possono avvenire molto più velocemente, dall’altro sono alla portata dell’utente che in molti casi può evitare di recarsi in banca per farle (almeno per le operazioni comuni meno complesse, tipo bonifici online e pagamento di bollette).

Cambiare conto conviene: ogni anno costano di più

L’offerta dei conti bancari è liberalizzata da molti anni, e questo porta i correntisti a farsi molte domande, a mettere in dubbio la bontà del proprio conto e – non di rado – a non essere soddisfatti del proprio conto attuale: per fortuna, verrebbe da dire, le alternative non mancano. Anche perchè, a quanto pare, tenere troppo a lungo lo stesso conto finisce per essere sconveniente per il correntista, sottoposto tipicamente a costi sempre più alti, anno dopo anno.

Cambiare un conto in rosso: si può?

In genere sì: il fatto che si debbano dei soldi alla vecchia banca non è una condizione che impedisce di cambiare conto. Ovviamente se dovete restituire dei soldi al vostro vecchio istituto (conto in negativo, per intenderci) è chiaro che il debito dovrà comunque essere saldato, prima o poi.

Come si passano i soldi dalla vecchia alla nuova banca

Di solito con l’operazione di passaggio i soldi verranno trasferiti dalla vecchia alla nuova banca senza costi aggiuntivi ed in modo automatico. Non è necessario prelevare tutto e ridepositarli in banca, quindi, poichè l’operazione potrà essere richiesta ed eseguita direttamente dalle due banche senza il vostro intervento diretto.

Cambiare banca in presenza di bonifici in corso

In genere alcune banche permettono di spostare il conto anche in presenza di bonifici in corso, che vengono automaticamente riportati dal vecchio al nuovo conto. Altre banche, invece, impongono di aspettare che il bonifico sia effettuato per poter effettuare l’operazione di cambio.

Cambiare banca in presenza di domiciliazioni bancarie

In genere le banche permettono di trasferire le domiciliazioni bancarie dal vecchio al nuovo conto, di solito (anche qui) senza sovrapprezzi.

Cambiare banca in presenza di stipendi

In genere alcune banche permettono di spostare il conto anche in presenza di stipendi pagati regolarmente sul vecchio conto, che dovrebbero essere automaticamente riportati dal vecchio al nuovo conto.

Come cambiare un conto: andando allo sportello

Per cambiare conto la prima cosa da fare sarebbe quella di andare allo sportello della propria vecchia banca e chiedere di chiudere il conto: tuttavia questa procedura viene spesso eseguita in automatico dalla nuova banca a cui vi rivolgerete, per cui non dovrete fare nulla e potrete andare direttamente alla nuova che avete scelto, e si occuperà lei di tutto. Ovviamente poi la richiesta dovrà essere presentata con la modulista preposta, e se il conto fosse cointestato dovrà essere firmati dai rispettivi intestatari.

In genere l’insoddisfazione, la burocrazia e la mancanza di tempo a disposizione fanno scoraggiare molti correntisti dal cambiare banca, per quanto ad oggi sia molto più facile cambiare conto di quanto non fosse anni fa – questo anche grazie alle nuove opportunità dei conti completamente online. Ovviamente bisogna fare attenzione alle condizioni e valutarle con molta attenzione, prima di cambiare, per evitare di dover pagare penali o commissioni extra.

Come cambiare conto corrente in 4 passi

Per cambiare banca facilmente potete fare così:

  1. La prima cosa da fare, in questi casi, è quella di valutare bene i motivi di insoddisfazione del vecchio conto: quindi ad esempio i costi di gestione troppo elevati, lo scarso supporto in fase di esecuzione delle operazioni, l’eccessiva lentezza dei tempi del mutuo e così via.
  2. La seconda cosa da fare è quella di provare a cercare nuove offerte: all’interno del nostro sito troverete ad esempio la lista aggiornata dei migliori conti correnti da poter confrontare, con tutte le caratteristiche più interessanti, un’indicazione chiara dei costi e delle offferte disponibili al momento.
  3. La terza cosa da fare è quella di valutare bene l’uso che si fa del conto corrente: questo significa considerare le operazioni effettuate più di frequente, la possibilità di ricevere bonifici dall’estero (ad esempio se lavorate con società estere è fondamentale una buona banca, nella mia esperienza), le funzionalità di home banking e la qualità dell’app preposta ai pagamenti online ed alle varie operazioni.
  4. La quarta ed ultima cosa, ovviamente, è quella di aprire il nuovo conto presso la banca scelta, comunicando loro (se richiesto) le coordinate del vecchio conto per poter effettuare la migrazione di eventuali pendenza, operazioni in corso e così via.

Cambiare banca in caso di mutui

A differenza di qualche anno fa (anni in cui questa operazione non era semplice), ad oggi è possibile passare assieme al conto il mutuo dalla vecchia alla nuova banca anche in presenza di mutuo, senza costi aggiuntivi e facendo ricalcolare l’ammontare delle rate mensili dalla vecchia alla nuova banca. In molti casi cambiando conto si riesce a ridurre la rata da pagare del mutuo stesso




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