Smartphone e iPhone sono sempre nel mirino dei cybercriminali, ma anche di enti governativi e advertiser. Molte informazioni vengono raccolte previo consenso, mentre altre all’insaputa degli utenti. Ecco alcuni consigli da mettere in pratica per difendersi.
Salvaguardia della privacy, ecco come difendersi dagli abusi
Proteggere i dati dall’attività invasiva di inserzionisti, hacker e agenzie governative è possibile. Gli utenti, infatti, hanno a disposizione tanti accorgimenti da mettere in pratica, molti dei quali richiedono poche e semplici mosse per rendere quasi invisibili i propri movimenti e i device in uso.
Una delle misure da attuare per tutelarsi è leggere con attenzione le politiche sulla privacy ogni volta che si entra su un sito web. Prima di accettare i termini è bene soffermarsi su tipologia, modalità di condivisione, criteri di tracciamento, tempo di permanenza nei database e destinazione delle informazioni in caso di fallimento, vendita o chiusura dell’impresa.
Anche l’adozione di una rete virtuale privata è efficace per evitare violazioni. Una buona VPN può rivelarsi una soluzione strategica, soprattutto in caso di viaggi all’estero o nell’eventualità di navigare siti web non sicuri. Ciò è possibile tramite funzionalità di mascheramento abilitate con l’impiego di protocolli criptati, server ubicati in altre nazioni e rimozione dei dati a ogni riavvio. Ad oggi, peraltro, esistono VPN compatibili con iPhone e con qualsiasi altro device.
Ulteriori strumenti con cui salvaguardare la propria identità in rete sono la disattivazione della geolocalizzazione e del collegamento automatico al Wi-Fi pubblico. È un valido aiuto, inoltre, limitare al minimo indispensabile le condivisioni di recapiti, post, foto e contenuti di altro genere, in modo da evitare spiacevoli sorprese. L’adozione di password forti e l’autenticazione a due fattori aiutano a proteggere gli account da accessi non autorizzati.
Un altro mezzo alla portata degli internauti è la cancellazione dei cookies e della cronologia di navigazione dal browser, nonché una regolare pulizia della cache. Lo stesso dicasi per la scelta degli engine research: una valida alternativa ai grandi colossi come Google, Bing e Baidu sono i motori di ricerca che rispettano la privacy, anche se i risultati potrebbero non essere perfettamente in linea con le query impostate. Infine, è utile monitorare regolarmente i propri dispositivi per individuare eventuali software dannosi e aggiornare frequentemente i sistemi operativi per evitare vulnerabilità.
Per concludere, quanto appena illustrato rappresenta un’arma potente per difendersi da frodi, impiego improprio e furto dei dati. Coloro che navigano su Internet, quindi, potranno contare su connessioni e traffico criptati, pur non sparendo completamente dal mondo virtuale.